IL VIAGGIO DEL LWF COMINCIA DA ROMA.

DAL PARCO DELL’APPIA ANTICA CAMMINANDO PARALLELI E VICINI AGLI ANTICHI ACQUEDOTTI ROMANI, SI ARRIVA AI CASTELLI ROMANI DOVE NASCE IL NUOVO FRASCATI DI QUALITA SUPERIORE. 

I vigneti del Lazio prosperano in un territorio unico per varietà paesaggistica, storica e culturale. 

Le strade del Lazio sono come uno scrigno che si apre  a chi si appresta a percorrerle con la mente aperta, pronta a nuove esperienze. E’ nel mix di antico e contemporaneo che si esprime la loro quintessenza. La via Appia e la via Tuscolana e la via arda sono le due direttrici che partendo dal centro di Roma  e proseguendo verso est, portano ai Castelli Romani. Un’area che si snoda lungo colline morbide dall’origine vulcanica, che fin dall’antichità fu scelta prima dagli imperatori romani, poi dai papi e dalle famiglie nobili per costruirvi le proprie dimore estive, dove trascorrervi le proprie vacanze.

Luoghi baciati dal sole, dove la luce calda e delicata inonda la vista, quando lasciando Roma si comincia a salire attraverso leggeri dislivelli, fino a giungere nelle antiche città di Ariccia, Grottaferrata, Frascati e Marino.

Città che hanno fatto del loro legame con il vino una chiave per affrontare il futuro, recuperando la tradizione e allo stesso tempo avviando un percorso di qualità che ha portato al riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP) del Frascati e del Cannellino, vini che nascono da un superbo mix di uve locali e dall’amore dei vignaioli laziali per il loro territorio.

Ed è proprio attraverso questi vigneti, oggi sapientemente gestiti, che Latium Wine Festival comincerà il suo viaggio. Filari morbidamente adagiati che si estendono fino ad intercettare il Parco Regionale dei Castelli Romani, uno dei 70 istituiti dalla Regione. Il parco copre una superficie di circa 10.000 ettari, interessando nell’estensione ben 15 comuni. L’area corrisponde alla parte centrale della caldera del “Vulcano Laziale” che regala al territorio una varietà nella produzione e una biodiversità unica nel suo genere. 

Biodiversità che è la chiave di interpretazione della loro missione dei vigneron laziali, che stanno contribuendo a riscrivere la storia di questo territorio.

Dunque oggi è possibile perdersi per poi ritrovarsi, ammaliati da tanta bellezza, a pochi chilometri dal centro di Roma.